Il concorso
“La pace è un sogno, può diventare realtà… ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare.” (Nelson Mandela)
Lo sfruttamento delle risorse nel continente africano e le ostilità interculturali hanno innescato un susseguirsi di conflitti armati le cui conseguenze sono stati milioni di morti innocenti e rifugiati che cercano una speranza di vita migliore altrove. Comunità estinte. Villaggi e città rasate al suolo. Nazioni nel caos.
Ricordare le vittime attraverso l’universale valore della pace può contribuire a gettare le basi per la nascita di una società solidale. La contemplazione, la memoria e la compassione sono quei valori da interpretare in un’architettura commemorativa per costruire un mondo migliore.
Tema di progetto
L’area d’intervento è stata segnata dai conflitti del Casamance che, nonostante siano terminati da una decina di anni, hanno lasciato una macchia indelebile nella memoria delle comunità. Molti sono stati i villaggi bruciati e le famiglie costrette a rifugiarsi in altri paesi o città per cercare un luogo sicuro. Come nel caso del suddetto evento, sono molti i disastri umanitari che, a causa di conflitti culturali, religiosi o per accaparrarsi le risorse del continente africano, hanno causato milioni di morti e rifugiati. Molti di questi conflitti, nonostante la loro devastazione sono dimenticati dalla comunità internazionale e talvolta, a causa di una scarsa comunicazione nel continente africano, sconosciuti dalle stesse comunità africane. Le vicende del passato, seppur tragiche, devono essere uno sprono per la costruzione di un mondo basato sulla pace, sull’uguaglianza e sulla solidarietà. Commemorare le vittime delle guerre africane attraverso il valore della pace è un passo fondamentale per costruire una società solidale, affinché nel futuro non possano mai più ripetersi eventi analoghi. Oggetto del concorso è la realizzazione di un padiglione per la promozione della pace universale che induca alla contemplazione, alla riflessione e alla preghiera nei confronti di chi ha perduto la vita ingiustamente. L’architettura vuole essere un luogo multifunzionale dove sarà possibile fare esposizioni permanenti e temporanee di artisti che condividono i valori della pace e della memoria, ma anche un luogo dove sarà possibile ripercorrere e conoscere la storia attraverso fotografie e documentazioni. Conoscenza e condivisione sono elementi essenziali per trasformare il padiglione in un luogo della sensibilizzazione. Si creerà, inoltre, uno spazio in cui poter contemplare l’accaduto pregando per le vittime o riflettendo sul passato, immergendosi in uno spazio metafisico che dia il giusto significato alla memoria. Il padiglione sarà aperto al pubblico e accessibile a chiunque. Esso dovrà rispettare qualsiasi cultura, genere e religione.
Premi
1° Premio
4.000€ - Realizzazione - Internship presso Kengo Kuma & Associates a Tokyo
2° Premio
1.000€ - Pubblicazione nel libro e magazines - Certificato
3° Premio
500€ - Pubblicazione nel libro e magazines - Certificato
1 Menzione d'onore by Kengo Kuma
150€ - Pubblicazione nel libro e magazines - Certificato
1 Menzione d'onore by Balouo Salo
150€ - Pubblicazione nel libro e magazines - Certificato
5 Menzioni Speciali
Pubblicazione nel libro e magazines - Certificato
20 Finalisti
Pubblicazione nel libro e magazines - Certificato
A tutti i team premiati verrà rilasciato un attestato ufficiale del concorso.
Tutti i progetti premiati saranno pubblicati nel libro ufficiale e nel sito ufficiale del concorso, trasmessi a siti Web e format di architettura ed esposti in eventi di architettura. I progetti potranno essere pubblicati in riviste di architettura nazionali e internazionali.
Project Site
Sedhiou.
La regione del Casamance, al sud del Senegal, prende il nome dall’omonimo fiume, che taglia le regioni amministrative di Ziguinchor, Kolda e Sedhiou. Il capoluogo di quest’ultima regione è l’area di progetto. La città di Sedhiou conta circa 22.000 abitanti, contro i 420.000 dell’intera regione, distribuiti in numerosissimi villaggi.
Le principali etnie dell’area sono: Mandinka, Balantes, Diolas, Fula, Creol, Diahankey, Mancangne. L’etnia mandinka è caratterizzata culturalmente dalla presenza del Griot, figura promotrice della cultura africana, il quale narra le vicende storiche attraverso l’ausilio dello strumento musicale chiamato Kora.
Come nel resto del Senegal, anche a Sedhiou insistono due stagioni principali: la stagione secca, tra Novembre e Maggio, e la stagione delle piogge, tra Giugno e Ottobre, con circa 1000-1150 mm/anno. Nel periodo di siccità le temperature oscillano tra i 33° e i 45°. A causa della recente siccità, l’attività agricola ed ittica si è notevolmente ridotta, incidendo così sulla stabilità alimentare della famiglie.
Il settore economico più sviluppato a Sédhiou è l'agricoltura. I principali prodotti agricoli sono: miglio, mais, riso, patate dolci, manioca, arachidi, mango, arancia, anacardi, Papaya, lattuga, carote, pomodoro. Nonostante questa varietà di risorse alimentari, la mancanza di infrastrutture impedisce ai produttori di espandere il loro mercato.
Il sistema sanitario è abbastanza carente. In tutta la Regione di Sedhiou c’è un solo ospedale con poche sale operatorie e scarso personale specializzato. Nella regione sono poi dislocati dei centri sanitari e di primo soccorso. La scarsa organizzazione del sistema sanitario incide fortemente sulla mortalità infantile (82%) e sull’aspettativa di vita (65 anni) nella regione. La scarsa igiene è una della cause primarie di malattia. La maggior parte della popolazione beve l’acqua da pozzi non depurati e costruiti artigianalmente con conseguenti problemi di dissenteria e malattie correlate. La malaria è una delle malattie più diffuse della regione.
Il tasso di alfabetizzazione è quasi del 50%, e su questo incide fortemente la mancanza di collegamenti e la scarsa accessibilità economica alle scuole secondarie.
Il sottosuolo è caratterizzato da una pietra lateritica rossastra e da un’alternanza di banchi di sabbia e argilla.
Le principali forme d’arte della regione sono la musica, il ballo e la sartoria. Sono presenti inoltre attività minori legati all’artigianato.
Il lotto.
L’area di progetto si sviluppa sulla costa del fiume Casamance, in un terreno prettamente argilloso e con una pendenza minima. Il lotto è in forte relazione con l’ambiente e il paesaggio naturale. Esso è delimitato dal fiume da un lato e dalla città dall’altro.
L’area circostante è in espansione ed è caratterizzata dalla presenza dal mercato popolare (abusivo), dal mercato principale della citta e dalla presenza di vari uffici, oltre che dalla “Chambre de Métier”, la quale ospita costantemente incontri istituzionali. Tra quest’ultima e il mercato ci sono le rovine della sede governativa della vecchia colonia con fortino annesso, oggi in stato di abbandono. Durante la presenza dei coloni, la citta di Sedhiou fu la capitale del Casamance.
Il lotto è parzialmente delimitato da alcune risaie e situato nell’angolo della strada lungo il fiume (rue Corniche) che collega la riva ad una delle piazze principali della città, dove ha sede il mercato. Nel paesaggio circostante spiccano tre grandi alberi Fromager, oggi piuttosto rari in citta, i quali potrebbero avere, secondo antiche tradizioni, significati mistici.
Sulle sponde del fiume è possibile effettuare una traversata in piroga per raggiungere i principali insediamenti.
Poco distante dall’area di progetto, nel fiume Casamance, l'isola del diavolo, così chiamata dagli esploratori coloniali perché ospitava eventi mistici. L’isola fu, un tempo, luogo di ritiro spirituale. .
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